malosaichesarestiunosplendidopapà – 19ma

modello che finge di essere padre

Tu vuoi da me qualcosa. Tu vuoi che io fecondi i tuoi ovuli, che generi con te dei figli.

Hai vent’anni, io ne ho più del doppio e mi dici che tutti quelli con cui hai scopato in passato ti hanno fatto pensare no, con lui no. E con me si. Con me che quando ti ho detto chi ero ti ho detto io no figli, io figli mai.

Hai 20 anni e fai sesso da quando ne hai 14, una cosa che vi invidio, a voi di queste generazioni, tantissimo: io lo dico sempre, a tutti, che quando ne avevo 13 volevo scopare, ma lei non voleva i coetanei, lei è andata con uno di 18, mentre due facevano la guardia, a farsi sverginare dietro la siepe, fiera, felice. Una cosa che ai tempi, per me, era un dramma horror, tempi in cui sesso e sentimento erano spacciati come una cosa sola.

Ma che non voglio essere padre e che sarei un pessimo padre io lo grido ai quattro venti da sempre, a tutti. Generare una vita senza sapere quello che si fa. Oppure generare una vita sapendo perfettamente quello che si fa e che non si è la persona giusta. Che delitto è? E’ quello di cui, quando ne si ragionava, accusavo Dio. Dio è colui che ti crea sapendo – essendo fuori dal tempo – che finirai dannato: l’infinita perfidia, suprema, la negazione del libero arbitrio o la sua presa in giro. Qui sulla terra quegli dei siamo noi, uomo e donna: noi abbiamo il potere della creazione della vita. Continue reading →