essere/i di/a compagnìa

In un’intervista ad uno della Banda della Magliana, si riferisce ad Enrico de Pedis come ad uno che “non era di compagnia”, perché non andava, con loro, in gruppo, a troie, orge, a drogarsi e bere. Questo, per quel tale, che era schietto e chiaro in quella intervista, anche divertito, era “essere di compagnia”.

Devo sentire un mafioso, un criminale, riferirsi alla versione “100% free” (per via dell’averne i soldi e l’impunità) di quello che la maggior parte della gente chiama “fare festa” ed anche “essere  di compagnia“. Ma io direi che questi sono esseri DA compagnia. La compagnia come entità, gruppo, il classico “branco”. Se sei da branco, da gruppo, con quel gruppo ti senti un tutt’uno mentre bevete, ruttate, fate il cazzo che fate tutti. Se non sei da gruppo, in quel mucchio ti senti solo.

Io sono così.

Ma bisogna sempre vederla dai tue lati: sono  di compagnia, per me, quelle persone? Io mi annoio mortalmente con quelle persone. Ok, forse le orge. Non so. E non credo, sinceramente. Di solito quel genere di gruppo mi annoia, non mi fa compagnia, non mi fa tornare a casa soddisfatto. Eppure quando trovo questa o quell’altra persona giusta, che sia uomo o donna, che abbia 15 o 90 anni, ci chiacchiero per ore, ci faccio le 4 di mattina senza che nessuno cerchi la porta per uscire. Quindi davvero non sono di compagnia? E davvero quelle persone, per me, non lo sono, solo perché non sono degli hooligan ad un qualche livello?

Selettivi, snob, disadattati. Ma sicuramente non asociali. La società non deve essere tutta massa, gruppo, squadre. La società è fatta di individui. Due teste, due cuori, due cervelli e due mondi che si intersecano ne hanno già a bizzeffe da dirsi e darsi.

Devo ringraziare un mafioso, dunque, per aver posto la luce su “essere di compagnia”.

wikipedia e il bullismo

Avete mai partecipato attivamente come editor di wikipedia? io lo faccio da oltre un decennio, sporadicamente ormai. Ho dedicato parecchio tempo a quel progetto. Mi sono disamorato.

Come mai? Beh, avrete letto i 5 pilastri, le regole, eccetera. Vi sarete accorti di come vadano le cose sulla wikipedia EN e cosa succeda invece sulla IT. Da qualsiasi parte intendiate partire, prima o poi vi scontrerete, da uomini di buona volontà, con uno spirito che con quelle regole, pilastri, indicazioni e così via non ha nulla a che fare.

Loro stessi, discutendone, se ne accorgono. Non tutti, però.

Si tratta dell’ego, che travalica di gran lunga “il bene superiore” che dovrebbe essere quello di tramandare la conoscenza. Bisogna ricordare che – parole in contenute nelle loro regole – wikipedia non va considerata una enciclopedia GENERICA, ma che può contenere anche ciò che starebbe in una enciclopedia specialistica, di un argomento particolare: enciclopedia della scienza, della musica, della lingua italiana, di storia, geografia, biologia, fumetti, serie tv, eccetera, ma mai una fonte primaria. Ricerca e giustificazione delle fonti, punto di vista neutrale (fornendo ad esempio i diversi punti di vista, per dire che questi punti di vista esistono e non sono slegati da una voce – e se ce n’è uno solo esplicito, si cita il suo autore se non è un pinco pallino) … ecc ecc. Tutto ragionevole.

Ma nella pratica… provate 😉

 

Sull’autoritarismo in Wikipedia

immagine sarcastica che contesta la presunta libertà di edit su wikipedia

se sei d’accordo con me
va tutto bene.

Amo wikipedia. Apprezzo meno alcuni admin che mortificano alcuni momenti di democrazia interna che potrebbero caratterizzarla. Purtroppo anni di opinioni del mio vecchio blog non sono qui riportate, quindi non mi si può facilmente conoscere e dato il mio umore recente potrei passare solo per rompicoglioni brontolone che ha solovogliadiprotestare. In realtà parlare di cosa sia e come si viva la libertà non è da considerarsi né “un passatempo” né tantomeno “frivolo”. Continue reading →

Congiuntivi: bambino vessato perché ama la nostra lingua (l’Italiano)

immagine tratta da una copertina di un CD dei Megadeth raffigurante degli infanti appesi a testa in giù

la mejo gioventù

non so perché sia sparito (io non lo trovo più) tra i post di niarb/afterfindus, ma devo segnalare questa barbarie in cui gl insegnanti sono inesistenti, sembra … Mi associo al rimbalzo commentato da Massimo Gramellini su “la stampa” in cui si parla di questo bambino della scuola “Don Orione” deriso e costretto a subire le note molestie infantili dagli altri bambini perché “ama i congiuntivi” e servirsene correttamente. Ovviamente non posso che unirmi, ripeto, a ciò che dice Gramellini in mezzo all’ironia, che – non mi stancherò mai di ripeterlo -la complessità del linguaggio riflette/consente quella di pensiero.

Questa banda di piccoli bastardi conferma ancora una volta in quale barbara decadenza distruttiva e corrotta stiamo andando. E con tanta calma li prenderei tutti a calci in culo, loro, i genitori e gli insegnanti che non hanno stroncato sul nascere l’ineducazione più marcia.