12 anni fa aprivo qui

Nel 2012, quindi più tardi, Splinder chiuse. Probabilmente avevo già iniziato un blog tecnico, 12 anni fa, su questa piattaforma. Non sono mai riuscito ad importare correttamente tutto quello che iniziai nel 2003. Ho iniziato davvero con scetticismo e solo con tantissimo tempo mi sono reso conto di cosa significhi quello che per me non era affatto nuovo. La novità era ed è la semplificazione. Ogni volta che si introduce semplificazione quello che per te è normale diventa normale per chi fa fatica a farla. E la spinta in avanti, comunque la si voglia intendere (negativo, positivo) diventa massiva.

Anche lei qui

Ora anche lei è qui. La simpatica vita è sempre una stronzetta. Si chiede sempre perché non la sblocco da FB, visto che ormai siamo amici. Perché crede che io la blocchi perché lei non deve vedere me. E invece sono io che non posso vedere lei. Costantemente qualcosa che non è più me. No, non ce la faccio. Forse non seguo più nemmeno il suo profilo instagram.

Cerco di andare avanti verso il mio baratro senza crearmi altri legami col dolore. Mi dice che sua madre ha letto delle cose che scrive su Facebook e le ha detto “ma potresti fare la giornalista!”. Sorrido, ricordo il dialogo che ho avuto con una collaboratrice del Fatto… Anche no. Ma tu fai, prova, non devo tirarti giù. Vuoi fare la scrittrice, niente meno?

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Tumblr Girl, tumblr giiiiiirrrrrrrrrrrrrl

(titolo da cantare su “Purlpe Rain”) – Una fonte segreta CON FIGLI mi ha narrato che pare esistere una cosa chiamata “Tumblr Girl”; uno “stile di vita”, un’estetica. Siccome la fotografia “lifestyle” è il mio pane, leggo, secondo la spiegazione che ne da il nuovo spiega-qualsiasi-cosa Wiki-How (io ci ho cercato roba molto seria e mi sono sentito un coglione, ma … la risposta, quantomeno, c’era) che lo stile per crearsi una identità-social degna della “Tumblr Girl” è un po’ la base della fotografia stock. Certo, se la fai così. E, appunto, nel settore “lifestyle”. E limitatamente all’adolescenza, che, lo ricordo, ha un mercato nei seguenti tre temi:

  • scuola
  • party “ribelle”
  • depressione

fine.

Fino a poco prima con i bambini di varie età puoi rappresentare pressoché di tutto. Compresi gli altri temi, qualsiasi altro tema, praticamente. Ma con gli adolescenti, nel mio mercato, no. Paradossalmente quell’immagine che domina il mondo dell’advertising “fico” copre ogni cosa nei brand, usando acerba androginia, ammiccamento sessuale, sexy di ogni genere, sfrontatezza o allegria, bellezza al massimo del massimo. Ma nel mio mercato non esiste. Solo su committenza. Strano eh? Un po’ si fa, ma in generale quella precisa fascia di età no.

Comunque: dalle mie parti io non ho mai sentito parlare di una cosa del genere. Tumblr è uno dei più vecchi social in assoluto e anche io stesso ho spesso pensato di farmi un account lì soprattutto per la fotografia di nudo, vista la vasta percentuale di quel tipo di foto-blog o simili ospitati su quella piattaforma social. Non so mai se farlo o se stare tutto sul mio, quando deciderò che è ora per il sito. Fatto sta che non è certo l’ultima moda dei social: credo che anche in ordine di tempo venga ben prima di Instagram (2010), twitter (2006) e Facebook (2004). Mhhnno: 2007 invece: circa assieme. E’ che il “blog” è vecchio circa del 2003. Certo, fa tutto parte del cosiddetto 2.0 (significa solo che prima dovevi essere un po’ smanettone per pubblicare roba su web mentre con questo 2.0 ti fai un account in qualcosa e questo qualcosa di permette di pubblicare cliccando a cazzo in giro e ce la fai) ma lo spirito era quello del blog “sintetico”. Ci si trova anche parecchio porno, ma con uno spirito molto personale, devo dire: non mi risultano pubblicazioni ufficiali.

E non sono nemmeno certo che i termini siano meno restrittivi delle altre piattaforme. Mah. Devo studiarmela, da così tanto tempo…

Indagherò anche su questa faccenda della Tumblr girl! 🙂 Ma ho trovato su wikipedia qualcosa che in effetti mi sembra fondato, ma appunto… sembra (dovrei mettere il classico CN, ma non lo farò) perché “suona” vero: “Il nome Tumblr viene usato anche per indicare un tipo di frasi o foto che girano sovente sulla piattaforma stessa. Una “frase Tumblr”, per esempio, sta ad indicare un tipo di frase generalmente profonda e sentimentale. Spesso queste espressioni vengono usate con ironia e a volte come critica alle correnti di pensiero molto in voga sul social network. “

Di certo è interessantissimo, per me, vedere queste mode. Anche per il fatto che si manifestino in determinate zone, a certe età, o magari scoprire che sono mode che non esistono più e da me non sono mai nemmeno passate di striscio.

UPDATE: Si, confermo, ora mi restano i dubbi perché a me interessva la libertà e sono assolutamente #freethenipple. Ecco:

Nel dicembre 2018, alcune settimane dopo l’eliminazione dell’app per Tumblr dall’App Store, la piattaforma ha comunicato di essere intenzionata a eliminare tutti i contenuti ritenuti per adulti, a partire dal 17 dicembre 2018. Negli anni, infatti, erano state mosse verso Tumblr delle critiche sulla sicurezza e sugli standard applicati nel controllo dei contenuti, giudicati di fatto insufficienti per filtrare quelli ritenuti, a vario titolo, a rischio. Queste restrizioni hanno contemporaneamente suscitato le proteste di molti utenti, poiché a loro dire andrebbero a penalizzare ingiustamente anche altri materiali caricati, tra cui quelli con contenuti artistici o scientifici. È stato calcolato che, in seguito a questa politica, nei primi mesi del 2019 Tumblr abbia perso 437 milioni di visite totali alle proprie pagine.

perché tenere un blog

Perché non tenere un diario personale, localmente, sul proprio computer? Lo facevo tanto tempo fa. La cosa iniziò in una forma particolare.

Avevo 17 anni e l’amore della mia vita non sentiva ciò che pensavo e sentivo. E così ho deciso di iniziare a scriverle delle lettere, senza mai consegnargliele.

a female bloggerUn giorno ho deciso di consegnarle questo fascio di carte, che era flusso di coscienza, vere cose dedicate e riferite a lei, veri ragionamenti che avrei fatto su cose che ci riguardavano, amore smieloso a cucchiaiate. Mi ha conosciuto meglio. Per un po’ siamo anche stati assieme. Poi mi ha lasciato senzaddurremotivazioneplausibileeeeeeeee (cit) e io ho iniziato il mio “ciclo dei sette anni”: ci metto sette anni a farmi passare una delusione da Vero Amore.

Fatto sta che poi non ho smesso. Ho usato un computer, però. Un vecchio M24 (o forse M240) che avevo per fare altro, programmazione, cazzeggio, qualche gioco… ma non si poteva fare niente senza sapere abbastanza, una volta. Quindi… alla fine mi sono fatto un editor ed un gestore database dei miei CD e cassette (oggi mi dicono: sono le prime due cose che fanno tutti!) … ma ho imparato molto, e da solo. Nel frattempo ragionavo e mi sfogavo, con me stesso, aumentavo la mia pratica con la tastiera, senza aver fatto il dattilografo. Oggi scrivo come i ragazzini chattaroli senza aver praticamente chattato per tutta la mia “learning curve” … le chat erano roba nuova. Internet? eh? Che è? Gli mp3 non li ho capiti per anni, non aveva senso. Ma il diario l’ho tenuto per anni.

Nel 2003 è iniziata sta roba del blog. Il blog non è una cosa nuova. Tutto il “web 2.0” era solo una facilitazione lato utente. Scrivere un diario su internet era sempre possibile, ma era solo tecnicamente meno a portata. Ho provato per dire “boh, cerchiamo di capire”. E alla fine ho fatto quello che ho sempre fatto. Non scrivevo più a mia morosa, al mio amore, a qualcuno di specifico. Scrivevo un po’ a me stesso, un po’ a qualcuno che poteva essere interessato, chiunque fosse, per qualunque motivo. E non a me grasso, basso, brutto, puzzolente, antipatico a vedersi, mal vestito od ogni cosa al suo contrario, maschio o femmina che fossi. Ma al mio nocciolo. E solo ora, solamente ora, scopro che anche questo può essere un errore, perché esiste l’io desiderato e quello percepito, quello ideale. Ecco, quindi, quello che con RAGIONE , finalmente avendola, avrebbe pototo rispondermi MariaCristina Vecchiarelli. Ma non lo sapeva, io non lo sapevo. Questa è l’unica vera ragione per considerare malamente l’anonimato di chi scrive su internet. Che il nocciolo duro del suo pensiero potrebbe essere idealizzato, un ideale al quale si tende ma che non si è davvero.

Ma io ovviamente lo sono.

GH! 😀

fare schifazzo con wordpress

Fare un sito schifoso con WordPress.COM è piuttosto difficile: bisogna impegnarsi.

Una delle tecniche più facili per fare cagare è fare quello che vuoi tu e che non sai fare, invece di usare i temi di wordpress e fare minime personalizzazioni senza stravolgere uno stile già ben fatto di suo. Magari perché 10 anni fa hai toccato del codice HTML e ora pensi di saper fare qualcosa. Ma non lo sai. E si vede. E non vuoi usare la roba pronta perché – wow – tu sai. Eccome se sai. Sai di merda: si sente fin qui.

Alcuni utili accorgimenti per fare schifo è sostituire lo sfondo, magari tappezzandolo (male) con foto schifose, mal eseguite e impaginate a cazzo, il tutto in un unico gigantesco file. Oggi magari questo non dà grossi problemi a chiunque non sia costretto ad un modem antico (56K ecc) … ma fa comunque schifo al cazzo esteticamente.

Impaginare è un’arte. Ringraziare l’iddio dell’automazione e lo spirito del “blog” che fa tutto da solo, sputandogli addosso e dicendo “so io come fare le figate!” è davvero da idioti. E infatti lammerda abbonda.

Non solo la scarsa impaginazione fa vomitare i coprofagi: è anche inefficace perché ti allontana dalla lettura: fa casino, è repellente, ti fa pensare “eh madonna che casino, non posso affrontare quella robaccia, dove guardo? cosa leggo?”. Se poi è tutto immerso nella bruttura di foto inutili autocelebrative di merda fatte di merda con soggetti di merda in posti di merda con illuminazione di merda allora beh … devi chiederti: ma chicazzo vorrebbe mai leggere una cosa simile?  Continue reading →

Sara Lando ha gettato rid del suo italian blog :(

Sara Lando

uno dei due è Sara Lando.

Sara Lando ha buttato via tutto quello che c’era sul suo blog in italiano. E quindi tutti i link a cose che dovevo imparare … PUFF. Non c’è più la knowledge. Sara, bruko, mi hai proprio tirato un pacco pazzesco.

E proprio io che ho appena subito questo shock, ricordo a tutti e a me stesso, che il web è questo: un sacco di roba che può volare via da un giorno all’altro. E allora ok, non faremo come il mì babbo che stampa tutto. Ma circa: salveremo ogni minchia di pagina in PDF. Niente segnalibri: i segnalibri erano belli prima del 2000, quando la gente schiaffava li una pagina e quella restava li per sempre.

Ora un cazzo: hai voglia ad indicare dei LINK in una bibliografia , magari di una tesi di laurea. Domani arriva quello che la controlla e non esiste più niente.

Sara va avanti, Sara corre e fa bene. Mi piacerebbe venire ai tuoi corsi ma… potresti anche chiedermi che cosa voglio imparare e … anche solo ascoltare, provare, vedere quello che proponi. Mi sembra sempre di fare ogni giorno più cacare e basta.

Social Caz GolOso #201307260852

socialcazche poi io ho iniziato tutti questi social caz “così” tanto per. Se non erro era il 2003 o 2004 che iniziai a dire «ma che diavolo è ‘sto “blog”?» … abbastanza schifato, da “tecnologo” (cosa che sta morendo) che rideva di tutto questo “2.0”. E non ho più smesso, su splinder. Ho fatto incontri e discussioni interessantissime con esimi sconosciuti dei quali sono felicissimo di aver fatto la conoscenza. Alcuni 0rmai so chi sono perché a loro non fregava una ceppa della loro “identità virtuale”. Ma per la maggior parte siamo rimasti i “noi” virtuali.  Continue reading →

Libertà d’espressione in Italia? Parliamo del comma ammazzablog

Cosa ci è garantito nella nostra libertà d’espressione, di parola, d’opinione? Se

immagine raffigurante una donna imbavagliata

libertà?

dobbiamo chiedere il permesso non siamo liberi. Se qualcuno si sente offeso anche se stai dicendo e provando coi fatti la verità dove sta la libertà d’espressione, d’informazione eccetera da parte dei cittadini? Non permettiamo ad una casta di avere il “pass” per parlare. Loro devono essere più bravi di noi, perché è un lavoro, come il muratore e il carpentiere devono essere più bravi di noi quando facciamo bricolage e fa-da-te a casa nostra.

Informatevi sul comma abbazza blog. Ed altro… (ad esempio non permettere ai provider di andare all’estero per aggirare la censura…).

Se poi io non posso esprimere la mia personale opinione sul fatto che secondo me tizio è un cretino, un incompetente o altro, ovvero non sto dicendo che lo sia, ma che lo sia secondo me, allora non esiste la libertà d’opinione.

E del sequestro di autistici-inventati sapete qualcosa? No? Da ogni lato le mura si stringono verso il singolo cittadino.