individui

bel figliuoloIn tanti modi individualismo sta diventando la parola di questi giorni. Come i segni per qualcuno, così per me, vari argomenti, a partire dal “sacrificio” per amore, a cose che mi hanno toccato profondamente in un difficilissimo momento di crisi dell’altr’anno, ed argomenti che hanno a che fare con al vita artistica, degli autori, del far bene, e poi magari del riuscire. Dato che WordPress mi ha fatto incazzare visto che non mi permetteva di commentare un articolo di moon al quale avevo appena messo un like, vi parlo qui di un argomento che, anche questo, mi porta verso varie riflessioni che per me hanno dell’amaro, anche se non necessariamente dovrebbero.

Parla di una cosa che non conoscevo: l’accoppiata libro-museo, quest’ultimo denominato “L’innocenza degli oggetti“. Mi interessa, leggendo con la mia usuale superficialità enciclopedica, il finale dell’articolo su wikipedia, l’idea di porre più attenzione sull’individuo, sull’umanità dell’individuo. Non la condivido in modo assoluto, ma la condivido. In modo assoluto no, perché molti musei devono necessariamente parlare della storia, del generale, della nazione, di nazioni che non esistono più, di tutta la popolazione, umanità, di un concetto e non di precisi individui. Quindi in quel caso non ha senso imporre un manifesto, a mio avviso.

Ma a me interessa l’umanità. E mi interessa l’umanità dell’individuo, di quello specifico individuo. Esco ed entro dal generale al particolare. Faccio di tutta l’erba un fascio e poi ritorno al singolo filo, uno, poi un altro, poi di nuovo l’erba, poi il prato, poi la regione col prato, poi di nuovo un germoglio, un altro germoglio. Continue reading →

#nondirloalfotografo – visibilità

Ultimo, ma non per importanza, tra i meravigliosi #nondirloalfotografo, ecco il superclassico di questi anni!

#nondirloalfotografo : fammi le foto gratis che poi ti faccio pubblicità

#nondirloalfotografo : fammi le foto gratis che poi ti faccio pubblicità

Sono conscio del fatto che, a discrezione del professionista, amatore, neofita, la via della pubblicità sia percorribile. Ma non entri al supermercato dicendo “dammi la roba gratis che ti faccio pubblicità”. Sei un pezzente che chiede l’elemosina e deve esserti chiaro. Sei un taccagno, uno scroccone.

Non spreco parole perché esistono questi tre video: Continue reading →

La riforma del copyright e ilnoncapireuncazzodi.

Un conto è rubare. Un conto è pretendere che la legge riconosca che rubare è giusto. Che non è rubare, che si possono prendere le cose degli altri.

Purtroppo credo che grandissima parte dell’attenzione relativa alla Riforma Europea sul Copyright finisca per non citare mai la larga parte dei media più diffusi: FOTO e VIDEO.

il simbolo del copyLEFT

Si parla sempre di musica. Sono stato un grande fan di Napster. Non sono mai stato dell’idea che una persona che non avrebbe comprato una cosa, trovandosi nella capacità di prendersela gratis, possa essere considerata una “mancata vendita”. Ma le mancate vendite sono diventate il TUTTO dell’industria musicale: chiunque abbia 20 anni oggi non pensa molto a “comprare” musica. Non pensa, forse, che sia possibile comprare musica. Si ascolta. Si va su youtube e si sente tutto. Al limite su spotify, deezer. Ma … pagare? Ma come pagare? La musica si ascolta. Fine. Ecco, questo per me è troppo. Cioé devi sapere che stai rubando quando stai rubando. Devi sapere che TU potresti essere l’autore di quella canzone. E che tutti la ascoltino gratis è come se tu facessi il compito di italiano e TUTTI prendessero la sufficienza copiandolo; senza farlo. Lo fai solo tu. Allora ok che non avete prodotto voi il tema, ma almeno dovete pagare lo sbatto di quello che lo ha fatto.

Ma foto e video sono le più usate e rubate sul web. Chi saranno le micropiattaforme? Voglio dire… wordpress.com chi è? Piccolo o grande? E se l’immagine è linkata? L’immagine la vedi in pagina, ma è residente su un altro server. Si ma in pagina magari c’è anche uno spazio banner. E chi guadagna la percentuale fa capo alla pagina. Quindi… come mai vuoi guadagnare da qualcosa che non sta sul tuo server ma non vuoi PAGARE per qualcosa che non sta sul tuo server? Ora, magari non è un problema, ma lo deve dichiarare chi ha prodotto l’opera. Ci sono MIGLIAIA di contenuti che sono in pubblico dominio o in creative commons. Ci sono persino cose che non richiedono attribuzione.

Ora però vorrei che i vari esultanti iniziassero a rispettare il CODICE CIVILE che dice chiaramente che il diritto MORALE deve essere garantito: si DEVE scrivere l’autore delle immagini. Come mai allora NESSUN quotidiano italiano scrive l’autore delle foto? nessuno! Locali, nazionali, regionali. NESSUNO scrive l’autore. Continue reading →

Microstock ed emigrazione fiscale

scavare buche per poi riempirle

dig and fill

Esistono in Italia, ormai da tempo, delle persone che si occupano di far emigrare gli Italiani che guadagnano dei soldi, per non farglieli buttare via.

Ne avevo sentito parlare perché per la maggior parte si tratta di anziani, pensionati che in Italia sarebbero dei poveracci, che però in altri paesi possono far valere la propria pensione come dei ricchi signori: cosa che sono, cristodiddio, perchè hanno lavorato tutta la vita. Di queste persone potete sicuramente trovare mete, vademecum, destinazioni, consigli e servizio di consulenza: lo hanno fatto per primi, poi per gli amici più cari, poi lo hanno fatto per lavoro. Gente che se ne va alle Canarie, altri in Lettonia e così via. Non vi voglio parlare di questi.

Chi fa microstock in Italia si trova, secondo alcuni, non in un buco normativo, bensì in un’eccezione speciale dedicata agli autori (ed ai fotografi in quanto autori), ovverosia chi vive di royalties. Secondo altri tale buco normativo NON si applica al microstock, visto che la risoluzione 94/E del 1997 dice esplicitamente “riaffermando   invece  la  piena imponibilita’  quando  puo’  ragionevolmente  presumersi   che   la   suddetta difficolta’ non sussista, come appunto per i diritti di autore sulle opere  di ingegneria e sulla produzione cinematografica, nonche’ per i diritti  d’autore relativi ad opere di ogni genere utilizzate da imprese a fini di   pubblicita’ commerciale.”. Che mi pare abbastanza chiaro. Continue reading →

No Copyright: Dal dentista si ascolta musica gratis

Interessante querelle (se seguite il forum un po’ tempestoso) sull’argomento “il dentista non deve pagare per la musica diffusa in sala d’attesa“. Per veder confermare questa sentenza ed essere sicuro che il principio sia stato davvero affermato, vorrei che i dentisti mettessero anche la TV accesa, un bel maxischermo perché la gente non si tedii. Se comunque quella non è la loro attività principale, perché no?