il saggio peripatetico

Di tanto in tanto lo reincontro. M. viaggia con la sua testa pelata, oggi con una gran barba bianca, magrissimo, quasi all’osso, macinando chilometri tutti i giorni, con le cuffiette e la radio – purché si parli, si impari, ci sia da pensare – per le strade un po’ defilate di questa città. Lo vedo poco, proprio per questo. E quando lo vedo non riesco a raggiungerlo, talvolta, perché lui dice di tenere il volume basso, ma non mi ha mai sentito. Incoerentemente amante di scienza e tecnologia come concetto, ma testardamente ed anacronisticamente legato al belvecchiomododiviverediunavolta piùamisuraduomo eccetera, invariabilmente è totalmente solo. Rifiutando tutto, tutto lo rifiuta. Quel che cerca è difficile, difficilissimo da trovare. Ma si può, totalmente, definitivamente, è  possibile trovarlo.

Cerca qualcuno con cui parlare  sul serio. Di cose interessanti, di cui discutere. Ragionare. Confrontarsi. Dialogare.

No che tempo fa. No caldo freddo. No calcio e programmi televisivi. Roba seria. Cibo per la mente.

Ha potuto prendere la via del saggio camminatore perché un malanno vero gli ha impedito il lavoro: era quindi in malattia. Per non impazzire ha iniziato a camminare, camminare, camminare. Avrebbe voluto parlare, ma alla fine nessuno vuole davvero parlare. Si può anche chiacchierare, ma di qualcosa, sul serio, qualcosa. Non del nulla. Ma lui si rifiuta categoricamente di usare gli instant-qualcosa. Niente social e-basta. Eppure se non rifiuti il contatto, puoi scremare. Se non cerchi sesso è anche facile tentare il dialogo. Se non cerchi l’amore. Se cerchi qualcuno con passioni comuni, aggregarsi attorno ad un qualcosa… non è poi impossibile. Difficile, certo. La superficialità regna sovrana. Ma non è l’unica cosa esistente. Continue reading →

esistono persone che amano ascoltare

Di gente che vomita parole come me ce n’è a bizzeffe. Gente che scrive e non legge. Gente che parla e non ascolta. Gente che suona e non va a sentire.

Ma esistono persone, esistono donne che – dichiarano costoro – amano ascoltare. Io stavo assieme ad una di queste, quindi posso dire che diceva la verità. E recentemente la mia stalker sembra una di queste. Cosa mi racconti, mi dice. E non ho niente da raccontarle. Mi pare di essere di una banalità soncertante. In fondo tutto ciò che faccio è ripetitivo. Mi piace la varietà di persone che incontro. Ma io sono la costante. E quello che faccio è costante.

Ma queste persone esistono. Leggono e non scrivono. Ascoltano e parlano poco. Posso dire, però, che quando le cose non vanno bene è molto difficile cavar fuori la verità da loro, discutere, arrivare ad una soluzione parlando. Forza e debolezza nella stessa caratteristica. Ma sinceramente sono così rare ed adeguate da essere acqua per chi ha sete… che il lato difetto è largamente surclassato dal lato pregio.

Esistono. Ve lo assicuro. Rarissime persone, ma esistono.

l’orario del buco / appiattimento culturale = GIOIA

Depressione, tristezza, sconforto, mancanza di lei, ricordo di lei. A me pare che mi arrivi forte verso le 17.45 e poi aumenti fino a verso le 21.40… proprio l’acume della sofferenza è nettamente più intenso.

Strano perché la tristezza generica, la poca voglia di vivere, il tuttofaschifo, di solito, mi prendevano la mattina.

OK. Ho esaurito l’argomento.

Stavo riragionando su quanto mi ha “aizzato” in testa moon nel suo gli-uomini-sono-tutti-uguali-vogliono-solo-quello.

Ragionavo sul fatto che l’appiattimento culturale della massa li rende felici: chiavano di più perché hanno tutti gli stessi merdosissimi interessi comuni e basta che si piacciano tanto così per incastrarsi. Lasciamo perdere le fasce d’età: immaginatevi quelle che preferite. Se tutti ascoltano la stessa merda musicale regaetton, roba spagnola, trap, techno/tekno, dance. Quanto ci vuole perché si intendano su questo? Uhuuuuuu! sulemaniiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!! Continue reading →

Librivivi Salani: una goduria (audiolibri) ad alta qualità

Forse non sapete che ho una venerazione per i bravi doppiatori italiani. Beh, la Salani se n’è uscita con questa collana “librivivi” … che ha come obiettivo quello di restituire la sensazione del teatro o del film: famosi doppiatori (o se volete: doppiatori di attori famosi) , adattamenti ed effetti sonori di alta qualità: emozioni assicurate.

Per ora io ho assaggiato solo “Canto di Natale” ma… vi consiglio il pacchetto (non sapevo ci fosse) d’assaggio con un po’ di opere d un prezzone! Ovvio che potete scaricare, piratare eccetera eccetera (ma ricordate: non siate così imbecilli da scaricare gli mp3 e poi condividerli da qualche parte: sono tutti marcati con i vostri dati personali: voi potete comodamente usarli dove volete, ma non potete darli a destra e manca) …  ma sareste davvero delle grandi merde perché non costa tanto e il lavoro che c’è dietro è pagato onestamente.

Davvero, anche gli mp3 a 0,99 … ma scherziamo? Per quella qualità?

CONSIGLIATISSIMO

No Copyright: Dal dentista si ascolta musica gratis

Interessante querelle (se seguite il forum un po’ tempestoso) sull’argomento “il dentista non deve pagare per la musica diffusa in sala d’attesa“. Per veder confermare questa sentenza ed essere sicuro che il principio sia stato davvero affermato, vorrei che i dentisti mettessero anche la TV accesa, un bel maxischermo perché la gente non si tedii. Se comunque quella non è la loro attività principale, perché no?