non so leggere i segni

Un’appartenente ad una categoria la cui opinione non può essere ignorata, perché direttamente interessata e coinvolta nel’argomento, mi dice che io non so cogliere. Eppure il Maestro mi dice sempre “tu cogli molto: sei proprio un coglione“.

A parte questa splendida ouverture , colei che mi disse ciò, mi disse “le donne probabilmente ti lanciano segnali di disponibilità, ma tu non sei attento, le ignori”.

Ora, se per caso i segnali mi dovessero giungere da tizie che non mi piacciono, si, probabilmente non avendo volto lo sguardo in quella direzione è certo, non probabile, certo al 100% che non coglierò alcunché: potrebbero farmi diti medi, le boccacce, calarsi le mutandine ed alzare la gonna con i segnali “SONO LIBERA” ed ammiccare nella mia direzione. Non sto guardando li, forse ho già guardato li, ma il mio interesse era lo stesso che per il tavolino davanti o per gli espositori con le riviste dietro. Questo quando parliamo di persone che vedi “una tantum”.

Ma se una mi piace, ovviamente osserverò. I segnali che mi arrivano di solito sono “cazzo guardi”. Fine.  Continue reading →

comevisieteconosciuti

Siccome io di problemi ne ho danti, ma il mio bisogno primario è legato all’amore – tutto intero, testa, cuore, sesso – non è che io mi dia per vinto e basta. Certo, sono stufo. Ma sono qua, no? Sono vivo. So già che posso tirare le cuoia quando il dolore per il rifiuto di essere amore per qualcuno sarà di nuovo insopportabile e un po’ di più. Quando non lo faccio so che devo migliorare quello che mi cruccia.

Sono sfigato inside, mi dico. Sono sfigato anche outside mi dico spesso. Ma non sempre. Talvolta questi periodi di “non sempre” si muovono all’interno delle 24 ore, mica di mesi. Così accade che io mi dia delle occasioni di tentare.

Quello che rende il “può accadere” il più naturale possibile sono invece le occasioni conviviali. Cose che tendenzialmente odio. Ma se devo tornare indietro con la memoria, spiccare nel gruppo è quella merda che non mi va di fare, perché sembra di dover fare le piume da pavone, in un modo o nell’altro. Essere brillanti. Affascinanti. Belli. Particolarmente colti (sempre in modo affascinante), abili in qualcosa di pratico od artistico. Ricchi? Spiritosi (rispetto al background culturale di quella occasione) … comunque spiccare. E che in qualche modo invece magari mi viene, mi è venuto. Conoscere, procedere. Ma mica capita. Immagino che il viveur seriale lo faccia accadere e che mi guarderebbe con il sopracciglietto alzato dicendomi “le occasioni te le devi creare, caro“.  Continue reading →

sono anaffettiva (44ma puntata)

Dopo avermi lasciato lei è stata subito con uno, innamorata, dopo avere detto a me di essere innamorata e tante belle cose. Poi non era giusto. Per cazzate, devo dire, ma chissenefrega, che si fotta lui e la sua sfiga, pazienza. Poi se ne è fatti altri due. Mentre io lo sapete bene cosa provavo, lo sapete. Comunque non lo sapevo, quando mi ha ricontattato, quando ho fatto il mio “rito mensile”.

Ma non me ne frega un cazzo, guardate un po’ . Perché quando l’ho conosciuta era chiaro quanto le fosse semplice scopare in giro. Me lo diceva proprio “potrei persino fare la prostituta: ho una grande facilità a fare sesso”. A suo tempo poi decise che non voleva la storia leggera, che voleva quello che volevo io, e voleva me. La Storia D’Amore, la Storia Vera, l’impegno. Certo aveva 20 anni, ora 21, tra un po’ 22.

Per cui non so… quando vedo che fa la sua mossa, quella “io pratico il distacco” … come fa con me, così fa con questi. Si distacca, non ci sono più. Mi illudo forse.

Comunque questa nuova versione è “amareggiata dai maschi”* e non vuole lasciarsi andare perché ha paura di affezionarsi. A chi, a me? Cioé tre mesi fa eravamo assieme… Comunque ora ci frequentiamo e basta, niente fisicità, anche se sa che la voglio. Forse nella sua testa si è fatta l’idea che l’astensione poi fa sentire tutto migliore, cose del genere. Ad ogni modo io sono stato chiaro: io non voglio un’amica. E non mi interessa una storia che non sia intrisa di tutto, a partire dalla passione fisica, che non vuol dire fare le orge se non ti viene, ma sentirsi vicini, anche abbracciarsi, toccarsi piano, accarezzare, baciare, sentire la tua pelle. Anche sentire il tuo culetto nelle mie mani mentre ti abbraccio solo per abbracciarti, senza fare chissà che se non è quello il momento. Amo baciare. Continue reading →