ho deciso di farmelo infilare

Ho deciso, dopo aver sentito per l’ennesima volta, negli ultimi 17 anni, che verso i 40-45 bisogna avere più paura di certe cose, di farmi infilare quello che va infilato su per il culo e verificare. Stiamo parlando, signore e signori, di colonscopia. Non so assolutamente in cosa consista. Ma il punto è che se verso i 45 fai questo esame, riduci sensibilmente il rischio di dover subire, nel caso di tumore al colon, interventi più gravi in futuro. Ora, come ben sapete se seguite questo blog a ritroso, che la mia attuale via è su due binari. Morire / vivere. Su quella del morire, vanno fatte determinate cose. Su quella del vivere, altre.

Ognuna di queste vuole evitare il soffrire.

Ecco, immagino che un tumore al colon possa far soffrire parecchio. E in vari modi. E ora come ora non sono nemmeno pronto a sapere quali.

Quindi ci sono due visite da prenotare. Oculista, sicuro. Proctologo, immagino. O boh, lo saprà la mia dottoressa.

fotostronzate

Fonte: favim.com

Fonte: favim.com

La modelletta che vien dalla campagna dopo 6 volte dal nulla ha iniziato a vedere che non è perfetta. Che “le foto ingrassano”. Che trucco e parrucco servono (eh beh, ma lo sappiamo: tu intanto fai esperienza, poi pagheremo MUA e HS) … che le piacciono i soldi, che non vuole essere una fra tante, vuole essere la mia preferita e le altre devono essere fighe, non cessi.

Ricordo alla modellettacheviendallacampagna che quello che facciamo è solamente molto bello. Mentre per lavoro io chiamo chiccazzomiserve: faccio pubblicità e se mi arriva una ragazza decente, ma rappresentativa di quel che serve, va benissimo. Tu sei strafiga? Ottimo, con te faremo foto di nudo e strafigheria se avanza tempo. Vuoi i soldi? Ti spiego come si fa a diventare professionista, che non sono rose e fiori e che ci sono anche le nonprofessioniste che si guadagnano comunque qualche soldino, te lo spiego, ti mostro tipe meno belle che qualche soldino lo fanno. Ti ripeto che se stai bene con me, puoi fare il soldino con gli altri e tornare qui a fare “l’artista”.

Ma no: la principessa vuole esere chiamata. Chiamare è elemosinare. Ma ti stai rendendo conto che sei figa ma non sei prefetta. Se ti rendi conto che già hai il beneficio di non pagare per fare esperienza con grande libertà e disponibilità e non con uno che ha uno speedlite e un bosco. E sai, già, che di belle ce ne sono migliaia. Continue reading →

GIOVANI! mettete via il vostro contratto OGGI!

Questo consiglio vale per i giovani che oggi, per culo, hanno un contratto a tempo indeterminato. Bene, se siete ordinati, questo consiglio non vi serve. Ma se odiate la burocrazia, le cartacce e pensate che non ve ne importerà un fico secco, beh, iniziate a RACCOGLIERE SUBITO tutte le carte burocratiche di ogni tipo. Quando vi serviranno sarà passato così tanto tempo che non avrete idea di dove andarle a raccattare. Quindi: DOX ORDINATI per materia. E se per ora ve ne basta uno, tenete gli argomenti separati. Magarli lo aprirete solo ogni 5 anni, ma METTETE VIA TUTTO.

In particolare: mettete via una copia di ogni passaggio SCRITTO del vostro contratto di lavoro, anche più d’una, fate la scansione ed inviatevela via mail, salvatela in DROPBOX, ma insomma accertatevi, come ogni ricevuta di pagamento del bollo dell’auto, oppure i punti di “anzianità/contributi” riscattabili dagli anni di università … di averne PROVA TANGIBILE e mettetela via!!!

Perché è dopo anni, molti anni, che vi serviranno. Non quando non ci avete pensato. Dopo. Quando non potete più farlo.

Ad esempio? Ad esempio un’assicurazione che vi chiede un certo documento pena l’invalidare tutto. Ad esempio.
Fate il possibile e sarà tutto più facile.
Piuttosto che tenere mucchi di estratti conto… mettete via ALCUNE carte fondamentali. Raggruppatele per argomento… ficcatele in cantina… non lasciatele buttare ai genitori se vivete ancora con loro, poi quando non ci abiterete più vi porterete via le vostre scartoffie.

il senso della misura

una capra che si nutre di immondizia

magna che è tuttobbono.

Butto giù un flusso di pensiero così, perché non mi viene meglio. E non credo che lo rimetterò in sesto…

di solito parlando di cibo
di solito con gente che proviene dalla guerra e dalla povertà
ma poi si mettono a dire quanto è buono questo e quello
non confondiamo il buono con il commestibile, perché quando iniziamo a dire che questo o quello è “buono” e ci mettiamo un aggettivo … allora iniziamo a dare un giudizio. E il giudizio di per sé è discutibile.
E allora perché ti metti a rompermi i coglioni?
Non siamo in guerra, non siamo in carestia, quindi è inutile che mi presenti una cosa che dovrebbe essere una prelibatezza e che tale non è. Diventa una prelibatezza, e io con te la riterrò tale, se NON HAI UN CAZZO. Allora diventa buono, perché non hai niente.
Come diceva Eddie Murphy un cracker non è una fetta di torta alla crema.
E’ chiaro che se hai FAME allora un cracker è delizioso. Pure un cracker quasi andato a male è delizioso.
Ma se io non bevo alcol, di nessun genere, è inutile che tu mi dica che sono viziato se non gradisco le tue ciliegie sotto spirito. Sarò viziato, ma semplicemente non bevo alcol. Poi voglio vedere se ti faccio assaggiare un po’ di cibo indiano quanto vien fuori l’essere viziati. Oppure un po’ di cibo non tradizionale, allora vediamo.

Per me il cibo è come una donna, non è che basta che respiri: tu ti sei tirato su tua moglie dicendo che non dovevi fare tanto il viziato? Era la prima che capitava? Cosa credi che ne pensi lei di questo? Che sei bravo perché non ti lamenti oppure che dato che tutto è buono, allora lei non vale un cazzo più o meno di qualsiasi altra? La tua superficialità rischia di offendere coloro ai quali hai dato del valore, perché non sei qualificato a farlo: non hai una scala di valori: tutto è buono, hai un palato di capra. Tutto vale. Tua moglie è sostituibile con un’altra. Non ha un sapore particolare, non è che quella di tuocuggino non sia buona, se non c’è altro bisogna mangiare. Eh si. Spera che sia una che pensa come te, perché non ci arriverebbe e quindi saresti salvo. Continue reading →

onlain

foto di donna anni 50

potrebbe essere stata mia madre, ai suoi bei tempi

Mamma: Sentiii – mi chiede guardandosi attorno in modo circospetto – posso chiederti una cosa che sicuramente tu la sai?
cg: certo, se so: dico. Spara!
mm: che cos’è l’onlain ?
io sorrido un po’ e inizio a pensare… intanto lei
mm: … perché tutti dicono onlain. E vai onlain, e fallo onlain, e adesso anche l’Elisabetta mi ha detto che faceva quella carta del dottore onlain. Ma che cosa vuol dire? Perché non parlano normale?
cg: “su internet”, “via internet” …
mm: ah! Ma perché non dicono così? Era più facile!
cg: eh… si, vero. Ma se l’Elisabetta ti diceva che aveva fatto la carta del dottore via internet, tu capivi come aveva fatto? Era normale?
mm: noo. eh. Però capivo che era su internet. Vai col computer… su internet. Ecco.
cg: e ti fai la carta.
mm: si.
io: e quindi adesso te la fai anche tu?
mm: eh no, che ne so io, non so neanche cos’è internet. So che ci sono le cose dentro e che ci sono tante brutte cose e anche tante belle cose e l’imeil.

La mia mamma non è giovanissima, ma se questo vi ha fatto sorridere, sappiate che tempo prima era successo questo: Continue reading →