Gli sfigati e i vincenti mentre adulescono

O mentre adulgono! – Una volta cresciuti, tra i 30 e i 40 almeno, e poi oltre, gli uomini, alcuni ancora ragazzi, sono interessanti da osservare. Siamo. Siamo interessanti da osservare.Un maschio umano vincente perché è un animale vincente lo è da quasi subito. Il suo corpo gli dona strumenti che altri non hanno: sono doni, appunto. Lo capisce velocemente e velocemente se ne avvantaggia: fisicamente e quindi anche socialmente, in quel tipo di socialità ravvicinata in cui si vince perché si è forti, attraenti, potenti nel poter dominare l’altro fisicamente. Chiunque altro sarà di meno. Sarà sfigato. Siamo umani, ma siamo bestie. Però appunto, siamo umani. Per scopare questa cosa serve tanto, funziona tantissimo. Forse anche in un certo tipo di rapporto amicale.

Ma col tempo gli sfigati imparano a non essere più sfigati, perché sono meno bestie e più umani in ciò che fanno: imparare. Imparare abilità che non sono doni. Conoscenza, ma anche tecniche che sono frutto di esperienza. Così ecco che singoli sfigati diventano singoli non-sfigati.

Ma in gruppo? Cosa diventano, come sono?

Sono uscito con un gruppo di perdenti socialmente, quel tipo di persona che devi conoscere profondamente per poter soppesare privilegi e difetti, devi poter srotolare intere vite, perché al volo solo alcuni hanno sviluppato anche abilità di socializzazione, sono meno goffi. Ma tutto sommato li vedi, vedi che funzionano come non-sfigati da soli. Ma insieme… per qualche motivo rivelano la loro natura di sfigati, di quel tipo di sfiga che se hai imparato nella vita una cosa, sai che per funzionare bene una cosa che puoi fare è semplicemente allontanarti. Bastano tre metri di distanza e tu sei tu, non sei loro.

Però non sono mai stato animale da gruppo io. Solo che era diverso. Era per il mio sentirmi sfigato, non per il sentirmi “non devo mescolarmi agli sfigati”. Recentemente mi è capitato ed era tutto abbastanza triste come sempre, solo che ho pensato che presi singolarmente tutti questi maschi umani avevano sgomitato per fare qualcosa, che era… era lavoro. Era poco interessante quello che si diceva, come sempre in un gruppo. Era interessante però sapere qualcosa di ognuno di loro: uno di umili studi e lavori però, oltre al lavoro fisso ben retribuito, faceva un pacco di soldi su ebay perché sa vendere, sa commerciare. So per certo che ha un sacco di storie in giro, tradisce la moglie, ha due splendide figlie, si diverte molto, ha passato i 50 da qualche mese. Uno è un classico sfigato proprio con lo stampo, che sarebbe meglio che fosse buono. Ma vuole fare il cattivo. Solo che è un ciccione. Ma da buono fa davvero cose buone. Poi però vuol prendere la piega brutta, sentirsi forte. Ma quando è intelligente è meglio, funziona. Ed in gruppo è proprio un pesce fuor d’acqua. Eppure fa i soldi, sgobba. Ma è pur sempre uno sfigato. Un altro era più difficile da capire, ma aveva il classico aspetto del nulla. Ordinato, ordinario. Ma con battute talvolta idiote ma sempre ben piazzate, fulminanti, con tempistiche perfette, mi ha fatto sganasciare perché le battute arrivavano sempre nel silenzio, infilate tra un atomo e l’altro: zic! Ma sfigatissimo. Eppure onesto, senza fare lo sborone. Forse il migliore? Un altro era interessante: ex religioso, diventato agnostico perché…? Per i video di BIGLINO!!!!!! Non ci potevo credere. Questo si inserisce perfettamente nelle mie recenti osservazioni “no-vax world”, cioè in una certa forma-mentis che raggruppa tutta una serie di persone… in un altro gruppo ci sono i religiosi che sostituiscono una forma di credenza con un’altra. Poi ce n’era un altro che credo fosse li con un certo fastidio, ma perché invitato dal suo cliente-capo (il buono che fa il cattivo, che alla fine è un democristiano: false partite iva); doveva avere un certo gusto, un certo livello. Ma deve lavorà. E poi l’organizzatore, che conosco come direttore di un posto, che vedo ogni giorno. E che tutto sommato ha sempre mantenuto un livello di integrità e coerenza più che decente, mi pare: forse perché lui non è uno sfigato e non lo è mai stato. Fisicamente dev’essere sempre stato piuttosto prestante e ha deciso di unire, in tempo utile, questo lato a quello intellettuale. Chi lo sa. Padre di due tre figli, felicemente sposato. Credo che ci ripenserà prima di fare una cosa del genere tutto sommato.

Al di là di questo tipo di osservazione che lascia il tempo che trova, c’è quello più importante, che conferma ciò che sento sempre: in gruppo i maschi si riducono ad avere circa tra i 9 e gli 11 anni, ma con l’aggiunta dell’alcol. L’unico motivo per cui la cosa non mi ha fatto pensare fosse meglio starsene per i cazzi propri era che una cosa principale da fare c’era: andare a correre con i Kart. Una cosa che non avevo mai fatto: un’abilità inutile che affinerei volentieri quella di quel tipo di guida. Purtroppo costa, ma non esiste che un videogioco di auto possa darti neanche la minima intensità rispetto a questo, persino con un autoscontro avresti di più di un videogioco. Qui invece si corre sul serio, non ha nemmeno importanza se si corre “poco” visto il poco spazio e il terreno scivoloso. Derapata sempre, frenata in scivolata sempre, massima velocità 70/h in un rettilineo microscopico in cui comunque devi limitarti se vuoi prendere la curva successiva. Mi sono preso delle botte terrificanti, alcune autoinferte, altre per urti degli altri stronzi maledetti. Però divertente, almeno per me. E un po’ di cibo. Ma per il resto la conversazione di gruppo difficilmente funziona bene.

Ecco, un gruppo che risulta vincente credo sia davvero qualcosa di “santo”: un gruppo di maschi adulti che stanno bene insieme, che non sgomitano in nessun modo, mai, che sono in armonia, che ti fanno dire “umanità” senza tirare un sospiro rassegnato… boh, esiste questa roba?

Sono più per il no che per il si.

Nel luogo in cui poi abbiamo mangiato c’era un livello estetico differente. I maschi erano grossi. Tutti più o meno davano l’idea che ti avrebbero steso. Poi è arrivato un gruppo di tipi davvero molto maschi. Forti, muscolosi. Con delle ragazze che avevano sempre qualcosa di super. Una aveva un corpo davvero formoso, sodo, inguainato non per sostenere, ma per accompagnare… il viso faceva quel che poteva per competere con tutta quella roba. Palestra, impegno. Un’altra era una figa pazzesca e basta, tutto dono di natura e cura nel mantenerlo. Non avere i biglietti in quel momento mi rodeva il culo… ma il gruppo di guerrieri spaccamascelle con cui stavano mi avrebbe fatto un po’ dubitare dell’opportunità di avvicinarmi.

Quelli forse non erano delle gran cime, ma erano tutti prestanti, avvenenti. Maschi e femmine. La loro non sfigatezza era chiara ed immediata: dopo aver bevuto non con lo scopo di fare qualcosa nella serata, ma solo di scaldarla un po’, avrebbero scopato sontuosamente, donne con sontuosi uomini, uomini con sontuose donne o qualsiasi mescolanza desiderata.

Uno del nostro gruppo di sfigati si è poi rivelato in tutta la sua sfiga: felice solo per il cibo, lagna per qualsiasi cosa, viziato come un vecchietto, stanco tanto da perdere l’autocontrollo verbale. Ma se ci vedremo tra qualche giorno io credo che penserà che quello che dico ora sia “esagerato”. Ma io ho sempre percepito un bisogno di riconoscimento palese di valore in lui. Eppure lo ha, il valore.

Chissà come staranno le mie costole dopodomani. Se fosse gratis ci andrei anche da solo, anche ogni giorno. La cosa che ha preoccupato me è la mancanza di respiro, come se fossi andato in montagna, se avessi camminato intensamente con fatica. La panZa? Devo indagare.

Comunque confermo anche in viaggio verso i 50: per me vale solo il rapporto 1-1, niente altro.

A Chiara B.

Mi chiedo cosa sarà di te, come me lo chiedo di molte altre. A volte mi sento responsabile, corresponsabile intendo, parte in causa di quello che fate della vostra vita, del fatto che di questa onda di edonismo, di vanità che i social network hanno fatto impennare, io mi servo a piene mani. Non credo che farlo o non farlo, per come io lo faccio, cambi qualcosa. Corro il rischio, e con te sicuramente è successo, di annoiarvi, tanto sono responsabile, chiaro, esauriente, esaustivo nello spiegare il contesto, le conseguenze possibili, non solo nel grave, ma nel meno grave, che i vostri genitori non capiscono, ma in cui io sono dentro e vi vedo, entrambi, di fronte a me, mentre loro non capiscono, non si capacitano, sono in un’atmosfera che non hanno mai annusato mentre io e voi ci capiamo e loro non capiscono. Ma io capisco sia loro che voi.

Un mesetto fa, via contatti su Instagram, sei venuta a posare da me. Sei arrivata con tua madre, eri minorenne quindi ti ho reso sempre chiarissima la cosa: obbligatorio parlarne coi genitori, che devono venire , capire, firmare.

Guardarti negli occhi quel disprezzo, vergogna perché – si vede che lo pensi – tua madre non capisce un cazzo, è sfigata, eccetera. Senza pensare forse che tua madre ha fatto tutto e fa, ogni giorno, tutto per te. Che le devi tutto, anche il tuo grazioso aspetto fisico, che presto scoprirai essere uno dei tanti, niente di speciale nel mondo degli speciali. Le devi ogni cosa: in 15 minuti ho capito che è (stata) una ragazza madre. Osservandole le mani ho capito molto. E tu ti senti a disagio, ti vergogni, facendo una foto con lei, vicino. Ti vergogni che la tua faccia sia associata a quella di tua madre, piccola cagacazzi. Continue reading →

Tumblr Girl, tumblr giiiiiirrrrrrrrrrrrrl

(titolo da cantare su “Purlpe Rain”) – Una fonte segreta CON FIGLI mi ha narrato che pare esistere una cosa chiamata “Tumblr Girl”; uno “stile di vita”, un’estetica. Siccome la fotografia “lifestyle” è il mio pane, leggo, secondo la spiegazione che ne da il nuovo spiega-qualsiasi-cosa Wiki-How (io ci ho cercato roba molto seria e mi sono sentito un coglione, ma … la risposta, quantomeno, c’era) che lo stile per crearsi una identità-social degna della “Tumblr Girl” è un po’ la base della fotografia stock. Certo, se la fai così. E, appunto, nel settore “lifestyle”. E limitatamente all’adolescenza, che, lo ricordo, ha un mercato nei seguenti tre temi:

  • scuola
  • party “ribelle”
  • depressione

fine.

Fino a poco prima con i bambini di varie età puoi rappresentare pressoché di tutto. Compresi gli altri temi, qualsiasi altro tema, praticamente. Ma con gli adolescenti, nel mio mercato, no. Paradossalmente quell’immagine che domina il mondo dell’advertising “fico” copre ogni cosa nei brand, usando acerba androginia, ammiccamento sessuale, sexy di ogni genere, sfrontatezza o allegria, bellezza al massimo del massimo. Ma nel mio mercato non esiste. Solo su committenza. Strano eh? Un po’ si fa, ma in generale quella precisa fascia di età no.

Comunque: dalle mie parti io non ho mai sentito parlare di una cosa del genere. Tumblr è uno dei più vecchi social in assoluto e anche io stesso ho spesso pensato di farmi un account lì soprattutto per la fotografia di nudo, vista la vasta percentuale di quel tipo di foto-blog o simili ospitati su quella piattaforma social. Non so mai se farlo o se stare tutto sul mio, quando deciderò che è ora per il sito. Fatto sta che non è certo l’ultima moda dei social: credo che anche in ordine di tempo venga ben prima di Instagram (2010), twitter (2006) e Facebook (2004). Mhhnno: 2007 invece: circa assieme. E’ che il “blog” è vecchio circa del 2003. Certo, fa tutto parte del cosiddetto 2.0 (significa solo che prima dovevi essere un po’ smanettone per pubblicare roba su web mentre con questo 2.0 ti fai un account in qualcosa e questo qualcosa di permette di pubblicare cliccando a cazzo in giro e ce la fai) ma lo spirito era quello del blog “sintetico”. Ci si trova anche parecchio porno, ma con uno spirito molto personale, devo dire: non mi risultano pubblicazioni ufficiali.

E non sono nemmeno certo che i termini siano meno restrittivi delle altre piattaforme. Mah. Devo studiarmela, da così tanto tempo…

Indagherò anche su questa faccenda della Tumblr girl! 🙂 Ma ho trovato su wikipedia qualcosa che in effetti mi sembra fondato, ma appunto… sembra (dovrei mettere il classico CN, ma non lo farò) perché “suona” vero: “Il nome Tumblr viene usato anche per indicare un tipo di frasi o foto che girano sovente sulla piattaforma stessa. Una “frase Tumblr”, per esempio, sta ad indicare un tipo di frase generalmente profonda e sentimentale. Spesso queste espressioni vengono usate con ironia e a volte come critica alle correnti di pensiero molto in voga sul social network. “

Di certo è interessantissimo, per me, vedere queste mode. Anche per il fatto che si manifestino in determinate zone, a certe età, o magari scoprire che sono mode che non esistono più e da me non sono mai nemmeno passate di striscio.

UPDATE: Si, confermo, ora mi restano i dubbi perché a me interessva la libertà e sono assolutamente #freethenipple. Ecco:

Nel dicembre 2018, alcune settimane dopo l’eliminazione dell’app per Tumblr dall’App Store, la piattaforma ha comunicato di essere intenzionata a eliminare tutti i contenuti ritenuti per adulti, a partire dal 17 dicembre 2018. Negli anni, infatti, erano state mosse verso Tumblr delle critiche sulla sicurezza e sugli standard applicati nel controllo dei contenuti, giudicati di fatto insufficienti per filtrare quelli ritenuti, a vario titolo, a rischio. Queste restrizioni hanno contemporaneamente suscitato le proteste di molti utenti, poiché a loro dire andrebbero a penalizzare ingiustamente anche altri materiali caricati, tra cui quelli con contenuti artistici o scientifici. È stato calcolato che, in seguito a questa politica, nei primi mesi del 2019 Tumblr abbia perso 437 milioni di visite totali alle proprie pagine.

a volte ansiano

La modelletta cheviendallacampagna di oggi, 14 anni, moltomoltomoltobene, è andata via. Prima di fare. O, da quello che dovrebbe essere il suo punto di vista, prima di provare a fare. Questa è, credo, la terza volta che la cosa accade e che accade circa in questo modo. Ovverosia che una ragazza arriva fino allo studio, le spiego tutto ciò che concerne il lato “legale” o burocratico, cioé cosa sta andando veramente a fare, poi si arriva in sala di posa e… paura. 😦 Continue reading →

volgare o non volgare

Io sono volgare.

prostituta ottocentescaL’ho sempre detto. Faccio parte del volgo: in qualche modo questa cosa ogni tanto viene fuori. Poi magari mi da fastidio la stessa roba che avrebbe dato fastidio al principino nel 1800. Ma… come a tutti. Oggi la cultura di base è a disposizione di tutti, una volta no. E dunque sarei volgo pure io, no? Le parolacce sono volgari. Certo, ne faccio largo uso, talvolta non mi piace. Perché perdono la loro efficacia, la loro forza, il loro colore. Non sono più punti rossi se tutto è rosso. Non sono più degli accenti se tutto è accentato.

E nelle immagini? Cosa è volgare? Per me non c’è volgare: c’è brutto e bello. E c’è mal fatto o ben fatto.

Per cui se un buco di culo è volgare: io sono volgare. Ma mi fa tanto, ma tanto più schifo qualsiasi cosa tratta dal libro “Cafonal”, ad esempio; ma schifo proprio. Mi capita dunque, abbastanza, di sentire qualche modella che sta per decidere di fare del nudo, dire “ma non volgare, vero? Foto artistiche!”. Ma crista cara: io per primo non posso dire di essere un artista. Posso fare un buon lavoro o un pessimo lavoro. Non è certo che non facciamo della foto ginecologica. Ma di certo non userò il flash come il ginecologo. E non è certo che siccome sei rapita e la luce cade giusta qualcuno non consideri un seno “volgare”.  Continue reading →

su “togliamo il disturbo” di Paola Mastrocola

“Togliamo il disturbo” di Paola Mastrocola va letto; la passione di questa autrice per la scuola e ciò che rappresenta è indubbia e meritoria.

MA

Mi ha fatto incazzare parecchio. Avrei dovuto leggere il libro tenendo aperto un file con le mie critiche, obiezioni e via dicendo, quando l’ho letto. Non l’ho fatto ed ora non ho voglia di farlo.

Delle 1000 cose da dire me ne rimane solo una, indimenticabile: i ragazzi ad una certa età pensano a FARE SESSO. Perché questa pubblicazione sembra prescindere completamente da questo argomento? Una lunghissima tirata su quanto siano vani comportamenti, fare i fighetti in cento modi eccetera è più che condivisibile, ma sembra la scena di Johnny Stecchino in cui il mafioso cita 10 problemi della Sicilia e non dice mai la parola MAFIA. L’effetto è ovviamente comico.

E allora sig.ra Mastrocola io non mi esimo dal dirlo: ci ha raccontato parte della sua infanzia (ammirevole, lodevole e degno di gratitudine da parte di noi lettori: senza alcuna ironia) e poi ha dato un suo giudizio sul comportamento di questi branchi.

In nessun luogo io ho percepito il bollore degli ormoni, il ribollire di desideri, la frenesia di sapere cosa fa lui, cosa pensa lei, dov’è mi ha guardata, mi ha guardato? Me lo farei anche sui chiodi, ma lei ha un’amica? Oddio sta passando, cosa dici me lo faccio?

Indubbiamente i ragazzi sono anche dei narcisi tout-court rincoglioniti dalla moda. Ma in parte l’estetica è fine a sé stessa, in parte invece, IN GRAN parte, è strettamente legata alla strabordante pulsione sessuale! Abbiamo ben poco da pensare a Tacito, Ovidio e Petrarca quando pensiamo alle cosce della nostra compagna che sappiamo per certo essere abile, passionale e i nostri occhi ci dicono con tutta evidenza: un regalo della natura.

Quelli che per me ieri erano vocaboli da spogliatoio dei maschi, da giornale pornografico o da professioniste del sesso, oggi è normale modo di esprimersi riguardo alle esperienze sessuali e ne trova riscontro sul gruppo facebook (luogo di incontro virtuale che esiste, volenti o nolenti) “PSDM” … tutto molto volgare, ma tutto molto chiaro: ai ragazzi e – le assicuro – anche alle ragazze, ad un certo punto interessa assai di più la zona del pube che quella nel cranio. Sarà anche stato galeotto il libro, ma ciò a cui si approda non è letteratura, ma un bacio. E dopo un bacio c’è spesso molto altro: ciò a cui con costanza, determinazione, desiderio e passione pensano gli adolescenti.

Tutto questo sembra non esserle minimamente passato per la mente o sembra essere stato   volutamente cancellato dal testo. Quando diciamo: non venite al Liceo se non volete studiare, io sono d’accordo. Ma la verità è che il proverbiale maestro che bacchettava l’alunno che si distraeva faceva il suo lavoro. Oggi è impossibile, non difficile. Ma la cosa vera è che la socialità per gli adolescenti è tutta mirata a quali mutandine verranno esplorate domani: e mi stupisco di apprendere che questo discorso lo fanno di più le ragazze  che i ragazzi, ormai. Un mio giovane collega, un anno fa, quando cercavamo di prenderci gioco di lui con qualche goliardata sul genere “eh, sarai sempre a trombare!” ci disse “non me ne parlate, vuole fare sempre solo quello!” … e noi con tanto d’occhi ad invidiare il ventenne.

E’ tutta natura e io li invidio un po’. Ma un po’. Perché chiunque se distratto dalle pulsioni primarie non farebbe che quello. E siccome fatti non fummo – eccetera – ecco che le SCUOLE con sessi separati avevano un senso. Trovo orribile il solo averlo pensato, oltre che scritto, ma chi ha impostato tutto questo aveva i nostri stessi ormoni. Chi ha scritto Cappuccetto Rosso sapeva bene che minaccia c’era nel bosco. Siamo sempre delle bestie, carissima Paola. La sessualità è bellissima ma è potentissima: dimenticarsi di ciò che la natura ha infilato dentro di noi BEN PRIMA di renderci intelligenti mi pare una mancanza. Voglia considerarla.

Avevo tanto da dire anche su tutto il resto, ma questo non dovevo proprio dimenticarlo.

Trovo il sesso una cosa meravigliosa, che sia romantico o animalesco, purché la passione sia condivisa. E credo che sia così per tutti questi ragazzi. Contenere questo interesse in favore di qualcos’altro è arduo: auguri!

la barbie che spiega ai ragazzi come chiedere alle ragazze di uscire!

immagine raffigurante la tizia che si fa chiamare las vegas barbie su youtube

LasVegasBarbie

Ecco… non che sia essenziale per la vita tra adolescenti che questo accada, ma in effetti non posso non invidiare i ragazzi che oggi hanno la possibilità di vedere un video come questo: http://youtu.be/EZx0ORgzW8s … dove la Barbie in persona invece di ritirarsi e guardare il maschietto di turno con disprezzo … spiega a tutti i maschietti interessati e ignoranti … come fare. Ora, io non capisco tantissimo (mi pare sia americano, non proprio inglese) ma se avete 5 minuti da perderci sopra, noterete che al di là della bionda che forse vorrete ritenere <aggiungete-voi-qualche-pregiudizio-qui> … beh, a me pare semplicemente una ragazza. Di sicuro il background non sarà comune in ogni parte del mondo (ad esempio il bilancio “soldi spesi / risultati ottenuti / meritare i soldi spesi”) … ma meglio sentirsi dare 10 spiegazioni da tizie così che chiedere all’amico Gianni sotto casa… sarà anche esperto ma… è più interessante sentire l’opinione di una persona della quale non sai capire ancora bene (e forse non lo farai mai completamente, come per qualsiasi altra persona) come pensa, cosa sente, come interpreta le stesse cose che tu interpreti in un altro modo… avrebbe aiutato anche due o tre generazioni fa, no?Forse è troppo facile, troppa pappa pronta… troppe istruzioni per l’uso che non lasciano aperte le possibilità di ingegnarsi… di capire che al di là del manualetto dopo alcuni esempi che ti aprono la mente, puoi continuare a pensare e considerare tu stesso… però mi pare che sia una bella opzione. Se è una tipa deficiente o gretta… pazienza. Ma questa tizia si spiega, mi pare educata, di certo non fa pensare ai maschietti “che cesso, che mi frega!” (purtroppo sappiamo che succede) … non esagera, non è aggressiva e non è remissiva. Ti dice qualcosa di interessante, più interessante di tante altre. E lo fa quando ti serve, quando hai 15 anni… o 18 … non so, quando hai bisogno di saperlo, non dopo anni, dopo le tue personali esperienze. Te ne regala una perfettamente comprensibile.

Ok, mi direte che ho scoperto youtube… beh no 🙂 Sono tendenzialmente un po’ nerd… quindi no, naturalmente. Solo che non essendo di quell’età difficilmente cerco quel tipo di video, che mi è capitato per caso… ma poi mi sono immedesimato e … ce ne sono migliaia, ovviamente. E’ bello. Non è che sia l’unica via… ma è una cosa che ha del bello, una cosa che “noi non avevamo”. C’era magari l’amica che ti aiutava… ma tu ce l’avevi? Io ce l’avevo, per fortuna, anche più d’una (ottimo, dato che così capisci che non esiste la ricetta…) … ma quanti ne avevano?

Detto questo, è un modo come un altro per esercitarMI in inglese. E scoprire che la “trascrizione al volo” di youtube prende delle cantonate da paura! Non mi posso fidare!