Microstock doesn’t safeguard copyright

The so called “big-four” of Stock footage, photography, images, vector graphics, music, seems not to safeguard at all their assets and interests as they ignore to consider contributor work at risk when is stolen or reselled stealing it.

This happens in their own systems (Harry steals from John in A agency, then Harry sells in A agency, not elsewhere) and in other systems (Janet steals from Cindy in A agency, then Janet sells in B agency). This happens in youtube tutorials explaining how to steal, remove watermarks. This happens with entire rip-sites. This happens when user buy stock, transfer this high-res files online and leave there unchanged to be freely taken.

Agencies seems not to spend a dime in copyright protection. And this is very strange given they make money on this. But it’s clear: they earn 80%, so who cares a sod of everything else? It’t not their problem. Not their effort.

It should be in their own interest to protect what they mantain online to be sold. And it should be in their own interest to mantain contributors happy to make everything worth the effort. They’re pushing their luck because even if we love creating contents… we have to make a living to keep on creating.

un’altra agenzia che chiude: OnePixel

OnePixel funzionava. Nata da alcuni fuoriusciti da Fotolia (ora assorbita da Adobe Stock) si presentava, lato contributor, come comoda ma poco remunerativa (per i miei numeri). Era molto comoda perché una volta fornita la dichiarazione “OK ho le liberatorie” non te le chiedeva. Caricavi e basta. Dopo un check iniziale eri dentro e via.

I guadagni sono arrivati da subito, piccoli, ma costanti. Ho fatto un grosso upload iniziale e poi avanti in automatico assieme agli altri.

All’improvviso il 28 feb 2019 hanno comunicato questo: Continue reading →

MAR2018 microstock trend: sale Fotoliadobe, scende Shutter

Il trend per il microstock in questo momento sembra essere questo: invertito rispetto a prima: Shutterstock scende piano ma inesorabile, mentre al contrario sale Fotolia (Adobe). Difficile fare soldi oggi iniziando con la fotografia: bisognava farlo nel 2005 ed oggi avere un consolidato potente e continuativo, di qualità. Meglio con altre forme di creatività e con lo stock non-micro.

E/o tornare al commissionato, con tutte le difficoltà di farlo in generale e con il triplo in Italia: il fisco contro, in ogni modo possibile: dall’ANTICIPARE le tasse di qualcosa che non hai guadagnato nemmeno (supposizioni sull’anno prima) , all’anticipare l’iva su ciò che non hai incassato, a spese di ogni altro tipo, alla maledetta “incongruità” degli studi di settore anale, alla concorrenza sleale in nero … che poi ti spinge a diventare così pure tu, alla gente che non paga, ai clienti ignoranti … ecc ecc ecc.

Meglio all’estero.

Adobe Stock contributor SUX

adobe stock contributor

adobe stock contributor

Come molti addetti al settore microstock per la fotografia sapranno certamente, Fotolia è stata acquistata da Adobe: quest’ultima rimarchia sotto “Adobe Stock” tutto il prodotto e lo usa – dal punto di vista dei contributor – come se fosse un “partner program”. Chi usa Adobe Stock di fatto si serve del materiale di Fotolia.

E’ naturalmente possibile iscriversi – come contributor – anche solo su Adobe Stock, mentre normalmente l’appartenenza ad uno e la successiva “sincronia” su Adobe Stock rende la cosa automatica.

Una volta fatta questa cazzo di sincronia i messaggi di notifica (vendite, approvazioni, rifiuti) che il contributor riceve non provengono più da Fotolia, bensì da Adobe Stock. Non mi piace, ma pazienza. Ora però sono andato a vedere come sarebbe se lavorassi davvero con quella interfaccia.

SAREBBE UNA MERDA. E’ a dir poco TERRIFICANTE sul lato contributor. E non “terrific” in senso inglese, cari i miei googletranslaters: no no, SUX, SUCKS, FUCKING DOESN’T WORK, per essere sicurissimi. Certo, se carichi una volta, magari con lo smarzporn … ma se lavori, sul serio, come sempre … il mondo non è touch. Il lavoro non è touch. E se volete che lo sia, porcaquel*TURPILOQUIOEBBSSTEMMIE*asiudhaisudha, dovete fare un OTTIMO lavoro con la UX, come per uno che ci lavora sul serioContinue reading →

Yuri Arcurs ipotizza il nome Nanostock per Adobe Stock

L’opinione di Yuri Arcurs riguardo ad Adobe Stock (12 ottobre 2015) – Una disamina ovviamente in stile Yuri. Spaccona e biz-manager like, ma per questo molto aggressiva. Non posso che concordare, ovviamente, riguardo al lato “nanostock”, relativamente alle commissioni per gli operatori del settore, i contributors ed il flat rate fisso al 33% e i prezzi a 5$ che mirerebbero, secondo lui, a far abbassare i prezzi di chi ha i prezzi più bassi e le stesse foto (Shutterstock, il player più interessante di tutto il mercato, per i fotografi di microstock – non di stock).

Da leggere!