Eh ma

Dovremmo chiedere critica solo da parte di coloro dai quali le accetteremo. Non hanno nessun altro senso, altrimenti. Forse si, se siamo statistici, se siamo distaccati: avere una base numerica di sensazioni e impressioni di chi riceve ciò che di nostro gli viene sottoposto. Ma tutto qui. Siamo poi in grado di elaborare e fare nostro o comunque utilizzare noi in modo costruttivo la critica? Di per sé la critica è una critica, non è distruttiva o costruttiva. “Fa schifo” non è una critica. “E’ scuro” è una critica. “è troppo zuccherato” “eccede il livello” “ha troppi bassi” “manca di spessore” “è scomodo e ti mostro quando”. Queste sono critiche fattuali, ti dicono cosa succede. Tu puoi o puoi non prendere provvedimenti. Puoi considerarli o meno.

Quando qualcuno ad una richiesta esplicita di critica mi risponde come mai non ha potuto fare quello che andava fatto io da essere umano lo ascolto, ma da critico dico “e chi cazzo se ne frega? Mi hai chiesto cosa non va, non di ascoltare come mai non lo hai fatto”.

E questo fa il tuo utente finale.

Considerate di andare al cinema e di vedere il regista che vi dice come mai non ha messo la musica giusta, l’attore che senza voce ti dica come mai quel giorno non ce l’aveva. Che non ci sia la giornata assolata e il direttore della fotografia vi dica come mai è tutto fuori fuoco e con la piogga. A voi delle loro scuse che cazzo ve frega? Se vi dicono come mai l’effetto speciale non è realistico vi frega? O vi frega che lo sia – e basta, solo questo?

Il risultato.

Se sei un amico al bar a cui racconti come mai oggi non ti è riuscito quello che dovevi fare… ok, lui ti ascolta. Ma tu: tu domani farai quello che dovevi fare? Oppure dirai che non lo puoi fare e poi farai cagare?

Ti serve uno strumento, una condizione, una competenza per fare bene quello che devi fare. Ti servono soldi, ti servono persone, ti serve tempo, ti serve lavoro di squadra, ti serve qualcosa ma tu non te la procuri, non la fai, non la organizzi e invece di stare zitto dici cosa NON hai fatto e mugugni scuse?

Fai quello che puoi, ma fallo al massimo di quello che puoi fare tu. Se eccedi e ti metti a fare qualcosa che non puoi fare bene… non hai fatto di più, hai fatto di meno. E potevi risparmiartelo, perché non interessa a nessuno. Puoi aver fatto cucina casalinga più buona, ma non pensare di entrare nella cucina gourmet: in quella categoria hai fatto schifo, perché invece di fare, hai tirato su scuse.

Ti servono cose che non vuoi pagare o non ti vuoi impegnare a fare.

“Eh ma”.

Ma un cazzo. Non mi interessa. State facendo i superficiali e quello che vi uscirà sarà “alla buona”, ma non vi mettete alla pari con chi fa le cose per bene mentre dite “eh ma io non potevo perché [qualsiasi cosa ma irrilevante]”.

Se hai verificato che quello che scriverai è vero, che è qualcosa di buono sull'argomento ed è utile che io lo sappia, ma soprattutto SE SAI USARE LA PUNTEGGIATURA, dimmi: