quando niente serve a niente

La consapevolezza di essere una merda. La mediocrità manifesta, che vedi in quello che fai, che produci, che lasci visibile dopo il tuo passaggio, anche solo per aver spostato la polvere, mentre non c’è nessuno: già da solo lo vedi, sei li, il primo testimone del non troppo male, ma niente di che.

Un bel momento.

Ma prima.

Prima invece avevo un altro bel momento del “quando”. Ora sapete che siamo nel 2020 e le battute del cazzo, i tormentoni, adesso si fanno via meme e devono proiettarti in un istante, descrivere un attimo, e iniziare sistematicamente con la parola “quando”. Esempio, immagine di persona basita, descrizione meme “quando la vedi per la prima volta senza mutande”. Questo è il meccanismo.

Il mio momento “quando” di poco prima della mediocrità era quello del rendersi conto del “quando niente serve a niente”. La disperazione ha anche questo aspetto: sapere che hai delle cose che potrebbero anche essere utili, interessanti, servire a qualcosa che… che non ti serve a niente, che non servirà a niente, che non significa più nulla per te, per il mondo, per ciò che quella cosa serviva un tempo. Fuori tempo, tardi, un biglietto di un concerto di un anno prima.

Certo mi sono dimenticato di alcune cose nel mio testamento preventivo, mi pare. Descrivere a chi andranno eventuali diritti d’autore non descritti. Oppure la tecnologia non citata… i computer ad esempio, potrebbero anche servire. Io però mi premurerei di far avere a B le cose che sono sue… e prima di darmi fuoco essere certo di aver resettato ogni attrezzatura elettronica, previo salvataggio dei dati che intendo salvare. Quello di cui non mi ricordo… beh, puf.

Quando niente serve più a niente… mi è venuto in mente perché il PC in cantina per quanto sia obsoleto e datato e lento e quel che vuoi… è ancora una bomba e potrebbe andare bene a mio fratello, pensavo. Ma a lui non frega un cazzo, è uno zombie che resta zombie. Qualche giorno fa ho visto che il suo PC non va più e lui se ne sbatte. Usa un portatile per navigare e giocherellare. Passa il tempo così. Non ci ha provato, sembra, a sistemarlo. Il mio pc della cantina potrebbe andargli più che bene.

Ma anche a mio padre. Per quanto cesso possa essere io lo faccio andare a cannone. Ma lui? Non lo so davvero.

Tutti creano complicazioni. Se le creano. Le creano a chi fornisce loro soluzioni.

E io me ne vado, penso. Ma per ora penso e basta, e organizzo, e vado avanti.

E la cosa buffa è che ho beccato i ragazzi del mio gruppo del CD del ’98 e gli ho promesso che faremo almeno un video, se non tutti, del CD. Dopo un bel pezzettino eh? E lo farò, almeno uno.

In mezzo alla cena, O, da cui non mi sarei mai aspettato niente del genere, se ne esce spontaneo (credo alla luce della morte di Van Halen di questi giorni) con “beh ragazzi, io non ho detto niente, ma se mi accorgo che mi viene un tumore prendo un bel sasso e vado al lago di X , me lo lego al collo e addio eh!”.

Mi pare che non siamo poi tanto distanti caro O. Ma non me l’aspettavo da te, così positivo, così sempre avanti, così assistenza eccetera. Davvero no. Beh, si scopre un po’ di tutto.

Ho anche scoperto che forse per un gruppo che non esiste più creerò altra roba social, con “toneden” “RMX by buffer” per non parlare di SoundCloud (che poi non ho capito perché non l’ho fatto subito… quella volta mi sono concentrato su Spotify ed iTunes… dopo che secoli prima avevo già fatto tutto su Vitaminic, troppo in anticipo sui tempi). Buffo eh?

Se hai verificato che quello che scriverai è vero, che è qualcosa di buono sull'argomento ed è utile che io lo sappia, ma soprattutto SE SAI USARE LA PUNTEGGIATURA, dimmi: