comevisieteconosciuti

Siccome io di problemi ne ho danti, ma il mio bisogno primario è legato all’amore – tutto intero, testa, cuore, sesso – non è che io mi dia per vinto e basta. Certo, sono stufo. Ma sono qua, no? Sono vivo. So già che posso tirare le cuoia quando il dolore per il rifiuto di essere amore per qualcuno sarà di nuovo insopportabile e un po’ di più. Quando non lo faccio so che devo migliorare quello che mi cruccia.

Sono sfigato inside, mi dico. Sono sfigato anche outside mi dico spesso. Ma non sempre. Talvolta questi periodi di “non sempre” si muovono all’interno delle 24 ore, mica di mesi. Così accade che io mi dia delle occasioni di tentare.

Quello che rende il “può accadere” il più naturale possibile sono invece le occasioni conviviali. Cose che tendenzialmente odio. Ma se devo tornare indietro con la memoria, spiccare nel gruppo è quella merda che non mi va di fare, perché sembra di dover fare le piume da pavone, in un modo o nell’altro. Essere brillanti. Affascinanti. Belli. Particolarmente colti (sempre in modo affascinante), abili in qualcosa di pratico od artistico. Ricchi? Spiritosi (rispetto al background culturale di quella occasione) … comunque spiccare. E che in qualche modo invece magari mi viene, mi è venuto. Conoscere, procedere. Ma mica capita. Immagino che il viveur seriale lo faccia accadere e che mi guarderebbe con il sopracciglietto alzato dicendomi “le occasioni te le devi creare, caro“. 

Io però non vivo nei film, lavoro già in un modo speciale, il resto lo vivo normalmente. Però vedo tanta gente. Se ci sono belle coppie chiedo sempre “dove vi siete conosciuti? Come vi siete consciuti?”. Perché io di gente interessante (ovvero da farmi fare il passo) non ne trovo poi tanta. E perché l’idea che io non frequenti qualcosa che mi dia possibilità è sempre più potente. Quindi chiedo. E di solito la conferma è che in gioventù ci si conosce a scuola o attorno alla scuola. Dopo è lavoro. La maggior parte delle coppie si forma attorno al lavoro.

Io lei l’avevo conosciuta ad una cena. Le avevo solo chiesto di posare per me, tre anni fa. Era minorenne. Andava a scuola, succhiava già cazzi a non finire (scoprii) ma io le avevo solo chiesto di posare. Lei aveva tenuto il biglietto, era occupata, si ricordava, basta. La cena? La cena esisteva perché il mio maestro era il vero cliccatore nonché proprietario dello studio in cui vennero effettuati gli scatti ad una serie di musiciste classiche che un tipo aveva deciso di ritrarre e quindi contattò. Quindi loro, lui, il mio maestro e il suo socio e io che ero amico di. Occasione conviviale. Non sapevo niente di lei, lei niente di me. Era vicino a me, era affascinante, abbiamo chiacchierato poco e senza intenzione perché io ero in modalità “non sono un uomo ma un fotografo”.

Con B: corso di disegno. Occasioni conviviali a non finire. Abbiamo chiacchierato.

Prima? Parliamo solo di storie da sette anni di dolore all’abbandono: quella prima mi chiese di uscire, mi pare. Accettai, poi si andò avanti.

Una tipa ad un matrimonio: era di fianco a me, avevamo tempo, abbiamo chiacchierato. Ad un pranzo di compleanno di uno: altra tipa, avevamo tempo, abbiamo chiacchierato, andava tutto bene ma un amico mi ha fatto lo scherzo del “ma tua moglie come sta?” e la tipa non si fidava più.

Ma in generale di solito io ti chiedo se vuoi uscire. E fine. Mi dici di si: mi conosci. Mi dici di no, non mi conosci. Dopo che mi hai conosciuto un po’ questa roba che io sono la vedi. lo so che non è per tutti, devi essere bella strana pure tu.

Ma io chiedo a tutti quelli che conosco. Se sono ragazze da sole, comunque: chiedo come hanno conosciuto il ragazzo. Feste, convivialità, stesso lavoro, stessa scuola, stesso treno, cihaprovatoindiscoteca, allatinoamericano, ad un corso. 

Quindi alla cena della palestra dovrei andare eh? Non volete lasciarmi essere asociale. Non volete lasciare che punti la preda e le chieda “usciamo?” proprio con me, proprio per sapere che puoi scoprire chi sono.

Non vi nego, ora che mi tocca pensarci, che ogni tanto vedo gli occhi del “dai, uno che ci prova” in alcune occasioni in cui sto andando invece a chiedere se una vuole posare. Lo vedi dalla delusione: occhi che dicono “ah, volevi chiedermi questo, non di uscire”. Ma non puoi saperlo prima. E poi io non lo faccio per chiedere di uscire, quando lavoro: sono sincero. Poi magari mi dispiace, quando vedo quella luce li. che cambia. Ma non posso dire “oh mi sembri delusa; volevi essere conosciuta?”. A saperlo perdevo una modella e conoscevo qualcuno che lo voleva. Io non so chi sei. Non lo so prima.

Ma siccome mi pare di trovarmi come un alieno alla stazione, che sta da solo, che conosce la lingua molto bene, può chiedere l’ora, informazioni, ma poi tutti prendono il treno e io resto nella nebbia per ore, fino alla giornata dopo.

Le ragazze che si sentono sole e lo chiedono a me mi fanno dare le risposte che darei a me: vai a corsi di qualsiasi cosa, ballare, arte, colonscopia, fruttolosità, chissenefrega, la gente si conosce li. Invece di studiare si mette in mostra, si guarda intorno e flirta. L’ho visto personalmente ad un corso di Inglese dove io dovevo imparare. E B. ha trovato almeno 2 dei suoi amanti da sbattersi. L’ultimo invece ad una cena di spinning. Altri 2 in un periodo in cui aveva un’amica barista: lei però era avventrice. E i clienti erano forze dell’ordine, avventori del bar, che ci hanno provato.

Quello di adesso le andrebbe anche bene… se non fosse sposato e non intendesse restare con la moglie e non disfare la famiglia ad uso della figlia che adora.

Forse non mi piace fare uno sfacelo di cose che a tante piace. Bere, fumare, ballare. I concerti che mi piacciono sono casinari, non sono fatti per conoscere gente, ma per ascoltare la musica. Sono calche di persone.

Al concerto dei Bon Jovi del 1992 quella che conobbi era in treno col suo ragazzo. Lei mi voleva, ha usato la scusa delle foto che io avevo fatto al concerto : “me le puoi spedire?” e abbiamo iniziato un carteggio e abbiamo finito per scopare mentre lei tradiva il suo lui. Era una storia. E tutt’ora non è che si sia messa in pace con il suo attuale marito. Ma quella volta: mica sapeva chi ero. Chiacchierando li nel vagone. Lei, con li il suo ragazzo. Quindi davvero non so pormi ? Certo, erano tanti anni fa. Niente panza di adesso, niente stempiatura di adesso.

Chi cazzo lo sa. Io no. 

Ogni persona che vedo mi dice che sono dimagrito. Io la panza la vedo. Ma mi ricordo sempre: una ventenne splendida mi ha sbattuto come un uovo nella maionese, ed ero più grasso. Quindi boh!!!!

Uscire così, a caso? Beh, stare in casa non fa apparire nessuno.

Ah ma i Social, dici?

Mh. Checcazzo. Mi volete far cambiare tutto nella vita? Santoddio. Mi fa strano, non sono io. Ma anche M ha conosciuto i suoi ex nella “chat di radio DJ” … 

Quando non sento che senza amore mi fa schifo vivere, io non ho di questi problemi: mi comporto come vorrei. Ma è una vita solitaria. Leggi quello che vuoi, vai dove vuoi, vedi film, leggi roba, impari roba. Da solo. Ho vissuto tre anni di notte, se non fosse abbastanza chiaro. Posso vivere completamente solo. Ma non più: da quando ho scoperto che mi mentivo è finita. Passi dal non sapere al sapere. Non si torna indietro.

Il Maestro un giorno di qualche mese fa mi ha voluto far sapere buttandola li che la tipa quasimissitalia che stavano riprendendo mi trovava intelligente, simpatico, che la faccio ridere. Il maestro voleva farmi capire cose che vedo da solo. Ma è per caso successo qualcosa? Naa. Niente. Voleva forse dire qualcosa di più? No. Voleva solo dire “guarda che qualità ha visto quella sgnacchera da paura in te” e io “ma lo vedo da solo che le vede, solo che le lascia li dove stanno, come tutte quelle che non sono delle rarità probabili come le vincite al superenalotto”. (ora controllo … si, non è occupata; ma è pure vero che non ci ho provato; ma perché? boh, non mi fregava? si, perché io ci provo se una mi interessa e non solo se è figa).

Ho anche chiesto a B cosa ne pensa dell’argomento e il suo parere (non è una particolarmente figa ed è stata con me per 12 anni) è che i tempi sono diversi e all’aspetto si guarda moltissimo, quindi l’opposto di quanto mi dicono altre persone.

E quindi ora che (ore 2:23) non mi sento particolarmente abbattuto, mi viene un bel macchissenincula e io se avrò coraggio coraggerò, altrimenti mi dispererò. Le tipe che mi piacciono davvero sono delle rarità: non posso aspettare di trovarle in occasioni create, girando loro attorno, studiandole.

Chissà, magari sono tipo da speed date ma a cui non piacciono tipe da speed date. Non so niente. Ma devo scrivere il post dello sbirro prima che sparisca dalla mia mente questa cazzata.

Se hai verificato che quello che scriverai è vero, che è qualcosa di buono sull'argomento ed è utile che io lo sappia, ma soprattutto SE SAI USARE LA PUNTEGGIATURA, dimmi: