… ci dice Niarb. Che l’intelligenza abbia come fine il miglioramento della qualità della vita della specie umana purtroppo è solo nelle nostre menti di amanti della fantascienza. Quello che fa sopravvivere il più forte è sempre la forza. E nel caso dell’intelligenza, la sua declinazione è la furbizia, l’astuzia… Qualcosa che soverchia l’uno per far fare meno fatica all’altro.

E, fateci caso, quando si parla di fare tutti un po’ fatica (perché sia impossibile che qualcuno ne faccia troppa) senza la speranza che ci sia la possibilità di scaricare il barile e farne tu un po’ meno e un altro un po’ di più, in un mondo “di destra” si pensa ad una restrizione della libertà individuale, all’impossibilità della libera impresa eccetera.

In tutte le storie del passato, l’astuto viene premiato dal saggio, dal re, dal potente.

Nella nostra legislazione se lasci l’auto aperta con le chiavi su sei passibile di multa per istigazione a delinquere, perché “chi è il fesso che non te la ruberebbe? E’ lì…” … mentre in altri posti questa cosa la fa la polizia, per educare i ladri a venire puniti solo per averci pensato. Ma alla lunga chi vincerà? Sicuramente quelli del “più furbo”: sono… quanti? 20 milioni circa di anni che il tipo “ominide” se ne va in giro… e direi che è sempre vincente. La sua intelligenza la usa per spaccare meglio le teste… proprio come farebbe il ghepardo, o un ragno se fosse dotato di intelligenza.

Guardate solo (devo nerdare , no?) l’evoluzione dei sistemi operativi per le masse… chi vince? cosa vince? Il marketing è “la natura” … le vendite  sono “la sopravvivenza” … e la moda è quello che viene premiato. Le piume colorate vincono!

afterfindus

Ci sono delle volte in cui mi sento vecchio.
Sono quelle volte in cui mi alzo da una posizione strana e le ginocchia fanno un rumore come di mortaretti a capodanno.  E quelle volte in cui mi perdo tutto il primo tempo di un film cercando disperatamente di ricordare il nome di quel maledetto attore che conosco benissimo.  E quelle volte che mi sorprendo a ripetere per la centesima volta a mia figlia “Vedi, dove adesso c’è questo ipermercato prima era tutta campagna, io da piccolo ci venivo a fare i salti con la bici”.

Ma le volte in cui mi sento davvero decrepito è quando scuoto la testa e sentenzio, per i motivi più vari: “Ehi, ma a questo mondo sono diventati tutti quanti idioti?”

E’ una lamentela molto poliedrica, perché si applica altrettanto bene ai miei coetanei (“tutti già rincoglioniti”) come ai giovani (“tutti ancora rincoglioniti”) come agli…

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