regressione: la 194

perché l'hai fatto nascere se sapevi che non avrebbe potuto mangiare?

perché l’hai fatto nascere se sapevi che non avrebbe potuto mangiare?

Non ho in questo momento la forza di spendere parole a sufficienza contro degli slogan classici di chi difende la vita “in sé” e non invece la vita con la prospettiva di poter essere vissuta in un determinato modo … o nel rispetto di chi è vivo, che non venga oppresso, che possa vivere una vita di qualità, che sia felice, che non sia avversato dai propri simili come “concorrenti” nelal sopravvivenza.

Ricordo invece che se fosse un dono, proprio come i doni, potrebbe essere restituita, potrebbe essere – come i doni – non accettata (“gentilmente decliniamo” “scusi, non posso accettare, no guardi proprio non posso” “causa doppio regalo cedo gratuitamente vita usata pochissimo”), proprio come i veri doni, potrebbe essere non gradita, essere un regalo riciclato, essere di cattivo gusto, e così via: se allora storcete il naso e dite “era una metafora” o altre figure retoriche, ben venga: capitelo anche voi, allora: se sono solo parole, non è un dono. Avviene: noi non siamo né scrofe né maiali, né dobbiamo popolare un formicaio, abbiamo la possibilità, a differenza dei lemming o dei lemuri, di capire che siamo in troppi, che non c’è trippa per gatti, che in una società dominata dal mercato mettere al mondo un figlio può significare infelicità per lui, per la famiglia, per il paese.

Alle donne (agli uomini non mi rivolgo: non hanno l’utero) che non prendono in considerazione nemmeno i casi di gravidanza derivante da violenza sessuale, ricordo che prima potrebbero dare un’occhiata ai risultati pratici delle vigenti leggi che trattano i criminali sessuali: non parlo di pedofilia, ma di uno che ti prende per strada mentre torni dalla palestra e ti stupra e lo condannano. Cosa gli succede? Fuori in 6 mesi se è tanto? Su, questo bambino che nasce quanto lo amerete? Gli comprerete un iPhone a 12 anni o invece lo manderete in miniera in India quanto prima possibile pur di tenere lontano dai vostri occhi il ricordo intollerabile della distruzione della vostra dignità, tra l’altro impunito?

le donne possono votare in Italia solo dal 1945, lo sapevi?

le donne possono votare in Italia solo dal 1945, lo sapevi?

La legge 194 è, come il recente (1945) diritto di voto concesso alle donne, una conquista di libertà degli esseri umani del mondo civile moderno, di un paese che si apprestava ad essere umanamente (non solo economicamente, non solo tecnicamente) progredito.

All’articolo 18 stanno mettendo mano.

Ai diritti dei lavoratori stanno mettendo mano.

Alle pensioni stanno mettendo mano.

Al servizio sanitario nazionale stanno mettendo mano.

Alle leggi su divorzio e aborto si continua a tentare di mettere mano.

Tra quanto le donne non potranno più votare? O magari gli uomini, perché no? 🙂

Tranquilli, le leggi di mercato cotinueranno a comandare.

Se hai verificato che quello che scriverai è vero, che è qualcosa di buono sull'argomento ed è utile che io lo sappia, ma soprattutto SE SAI USARE LA PUNTEGGIATURA, dimmi: