Sono un razzista dei call center?

Non abbiamo forse Italiani capaci di rispondere a telefono in Italia? Non abbiamo forse Italiani in grado non solo di sollevare la cornetta e di articolare il linguaggio correttamente e senza fallo, ma anche di esprimere concetti appropriati e coerenti con l’argomento, di rispondere a domande precise o di guidare l’utente verso questa precisione? Non abbiamo una marea di giovani disoccupati che sono laureati nelle più svariate discipline, giovani Italiani, del nord e del sud, che saprebbero guadagnarsi onestamente uno stipendio, senza doverci sentir rispondere dall’estero, da Rumeni, Ispanici (da dove? dal Messico?) in una lingua stentata e sbagliata … e sapendo che stiamo dando da mangiare non ai nostri connazionali, ma a qualcun altro, impoverendo ulteriormente il nostro stesso paese?

Non mi fanno schifo quelli che mi rispondono. E se questo è “nazionalismo” nel senso che vi fa venire in mente un signore tedesco con un ridicolo baffetto … non so, non ci conosciamo, forse dovreste frequentarmi un paio di ore prima di dirmelo.

Ma mi amareggia. Forse il motivo per cui è conveniente che mi risponda un messicano è che da lui possono trattarlo come uno schiavo, che possono offenderlo, trattarlo con sussiego o alterigia, che possono impunemente (“liberamente” direbbero i nostri imprenditori che vogliono cancellare l’ultima traccia di un po’ di diritto del lavoro) minacciarlo in ogni istante di rendere più precaria la sua esistenza … lì magari lo possono fare. Certo, lui lavora, dovrei rallegrarmene. Ma in questo modo favorisco la sua schiavitù e induco il mio stesso paese a tornare alla barbarie schiavista perché èeconomicamente convenienteper il padrone di turno.

Siamo nel 2012 e devo ancora aspettarmi che ci sia un uomo che pretende di essere obbedito ad occhi bassi senza critiche a qualsiasi ordine, a qualsiasi umiliazione, a qualsiasi ingiustizia con la minaccia della fame, di qualcosa che va ben al di là del bullismo. Della prevaricazione e oppressione come regola. Forse i nostri ragazzi moriranno di fame con questa regola o addirittura emigreranno per andare a farsi schiavizzare assieme a questi ai quali preferirei sentir sostituiti i nostri.

Quello che dovrebbe fare uno statista, un ministro, un politico di una Nazione, è ricordarsi che non è un banchiere e che ciò che deve fare lo deve fare per i suoi concittadini, non per la minoranza che detiene la proprietà di alcune imprese commerciali e che tenderebbe anche a tornare latifondista, se non fosse (per ora) un pochino limitata anche in questo.

E tutto questo perché mi sono sentito rispondere con accento ispanico dall’assistenza? Beh si. La superficie è una cosa, ciò che c’è sotto non va ignorato.

Se hai verificato che quello che scriverai è vero, che è qualcosa di buono sull'argomento ed è utile che io lo sappia, ma soprattutto SE SAI USARE LA PUNTEGGIATURA, dimmi: